Una piccola provincia come quella mantovana è però presente, e a buon livello, nello sport nazionale, praticamente in tutte le discipline. La punta di diamante degli sportivi mantovani è e rimane ancora quel Tazio Nuvolari, leggendario pilota prima di moto e poi soprattutto di auto. Le sue imprese sono rimaste nell’immaginario collettivo, tanto che ancora oggi il suo nome è diventato sinonimo di pilota. Il suo coraggio e la sua grande capacità di guida, che gli consentivano di andare più forte anche con mezzi di caratura inferiore, hanno dato alla “gente” il suo eroe.
Anche il ciclismo è una disciplina in cui gli atleti mantovani si sono fatti onore anche a livello internazionale come alle Olimpiadi e nei Campionati del Mondo. Il ciclista più famoso è senza dubbio Learco Guerra, definito dalla stampa specializzata, per la sua potenza, la Locomotiva umana.
Di lunga tradizione il calcio mantovano ha espresso buone squadre soprattutto nel periodo delle quattro promozioni: non a caso quella squadra, guidata da Edmondo Fabbri, divenne il Piccolo Brasile. Dal punto di vista dei calciatori il prodotto più significativo del vivaio mantovano è stato, senza dubbio, Roberto Boninsegna, vice campione del mondo nel 1970 e più volte capocannoniere con Inter e Juventus.
Intorno a questi campioni di larga fama internazionale, atleti mantovani si sono distinti in tutte le altre discipline sportive: dalla scherma al motociclismo, dal canottaggio/canoa alla pallavolo, dal tennis tavolo al tamburello. E nella nostra provincia operano ben 560 società (dato 1998) sportive che coprono praticamente tutte le discipline