Festivaletteratura 2015 - EXPO

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Descrizione

Per nutrire il pianeta occorre innanzitutto preservare le risorse disponibili, far crescere una nuova responsabilità nella relazione tra le persone e la natura, sapere coniugare tradizione e innovazione, scienza e antichi saperi culinari. Questi i percorsi di riflessione che Festivaletteratura cerca di sviluppare all'interno del proprio programma nell'anno di EXPO 2015. Il punto di partenza per un confronto sullo stato di salute della Terra è il rapporto IPCC (punto informativo sul cambiamento climatico in piazza Erbe per tutta la durata del Festival) e che offre, in un linguaggio accessibile a tutti, il quadro della situazione attuale (89 la sfida climatica a un punto di svolta?), prefi gurando scenari futuri e possibili soluzioni per quanto riguarda la produzione di energia (sensibilià climatica – lavagna domenica 13 ore 18) e l'eff etto serra (oltre l'effetto serra: modelli di una terra futura – lavagna giovedì 10 ore 18.30), sottolineando la dimensione etica della crisi ambientale (la matematica di gaia: ambienteX=Xgiustizia – accento venerdì 11 ore 10) non mancando però di sottolineare l'urgenza di intervenire (perché il cambiamento climatico è un problema così urgente? – lavagna venerdì 11 ore 18.30). Un intervento che non può prescindere da una corretta educazione ambientale rivolta ai ragazzi (148 buone notizie dal pianeta Terra).

Al di là delle specifiche strategie, è il nostro atteggiamento che va mutato: occorre tornare a rapportarsi alla natura con amore di conoscenza (197 verde d'amore) e reciproca cura, certi che da questa rinnovata relazione possano venire insegnamenti utili non solo per trovare risposte inedite a problemi impellenti, ma per rendere più belle e accoglienti le nostre case e le nostre città (1 – paesaggista per caso) e recuperare una dimensione perduta dell'esistenza (111 coltivando l'orto e l'anima). Ed è proprio nell'orto che grandi e piccoli possono tornare a rimettere le mani per ritrovare un contatto fi sico e personale con la terra e il suo sorprendente ecosistema (139 e 217 l'orto da asporto; 176 tra i profumi dell'orto).

La fame resta il sintomo più evidente della sperequazione nell'accesso alle risorse (153 ogni campo vuol le sue patate; 167 la geografia della fame), dell'impoverimento dei suoli (36 salvare le terre per salvare la terra), di un sistema di produzione assolutamente dissennato e nocivo per la salute dell'uomo e dell'ambiente (155 carne da macello). Festivaletteratura prosegue allora nella ricerca di parole che riescano a incidere sulle nostre abitudini a tavola e sui nostri consumi alimentari (le parole del cibo, da giovedì 10 a domenica 13), indagando su quelle che possono diventare facili e appaganti scorciatoie (238 di che cosa parliamo quando parliamo di cibo "naturale"?) e rinnovando una ricca tradizione popolare, troppo presto ritenuta superata (12 Artusi remix; 63 Paolo Poli legge l'artusi).

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