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Rappresenta uno dei monumenti più antichi dell'Oltrepò Mantovano.
Citata per la prima volta nel 1059, ha caratteristiche tipologiche di impianto e di costruzione più antiche rispetto alle chiese coeve del luogo.
La pianta è a croce latina con transetto triabsidato, in analogia alla prima chiesa di Santa Maria di Cluny in Francia e alla Chiesa di Santa Maria nell'isola di Polirone, anziché a tre navate. I contrafforti sono pentagonali e non semicircolari, mentre gli archetti pensili di coronamento dell'esterno dell'abside sono realizzati con materiale di reimpiego, anche di epoca romana.
La sua collocazione lungo l'antico corso del Po Vecchio, la pone al centro di un percorso culturale, turistico e religioso che collega fra loro le chiese costruite fra XI e XII secolo.
Da San Benedetto di Gonzaga a Pegognaga, a San Benedetto di Polirone, da Santa Maria di Pieve di Coriano sino a Santa Maria di Felonica, non dimenticando la chiesetta di San Lorenzo di Quingentole, l'Oratorio di Ghisione e Santa Croce di Sermide.
La dedicazione della chiesa a San Fiorentino, soldato di stirpe nobile, originario della Borgogna, martirizzato nel V secolo d.C., convalida l'ipotesi di un legame diretto con la Francia ad opera, si presuppone, di quei monaci cluniacensi che nell'XI secolo erano giunti sino a San Benedetto di Polirone