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Nel periodo del Risorgimento, e precisamente nell'anno 1859, Borgoforte venne nuovamente fortificata con mura che partendo dal Forte centrale raggiungevano la località dell'antica "Rocca" sull'argine Po che conduce alla frazione di Scorzarolo.
Nello stesso anno fu costruito il Forte di Borgoforte detto anche Forte Centrale o Forte Magnaguti, e con questo anche altri tre: il Forte Noyon di Motteggiana, sulla riva destra del Po, e i Forti di Rocchetta e Bocca di Ganda, rispettivamente a monte e a valle sull'argine maestro del Po.
Questi quattro Forti, la cui costruzione era già prevista fin dal 1837, data a cui risalgono i primi progetti, costituivano una testa di ponte doppia posta a difesa della direttrice Mantova-Verona, considerata di grande importanza strategica dagli Austriaci, in vista di un probabile attacco da parte italiana.
I natali di "Borgo" risalgono, secondo alcuni storiografi al 1216 quando cioè, i mantovani, a sbarramento ed a difesa delle scorrerie armate dei ferraresi-reggiani e modenesi, gettarono le prime fondamenta di un fertilizio o "Rocca" che, col tempo (1254), si chiamò Borgoforte.
Pressoché nella stessa epoca (1253) venne costruito il primo ponte sul fiume Po, pertanto, per la sua posizione strategica, costituì in ogni tempo, un punto nevralgico di combattimenti sia terrestri che navali con i conseguenti disagi-danni e rovine.
Fu assediata la prima volta nel 1348 dalle genti del Visconte di Milano che furono poi vinte da Filippo di Gonzaga: mentre la prima battaglia navale sul Po avvenne nel 1368 tra Bernabò Visconti contro Nicolò d'Este che rimase sconfitto.
In dipendenza del ripetersi di tali guerre si provvide ad ampliare ed a rinforzare la "Rocca" che pertanto venne cinta di grosse mura e fosse profonde (1384) tanto da essere ritenuta una delle più forti della plaga. Difatti, nel 1397, mantovani e ferraresi uniti, qui sconfissero il Visconte di Milano, ma più tardi dovettero soccombere; ed in tale guerra, che coinvolse il Duca di Gonzaga contro il Duca di Milano, si distinse, per atti di valore, il capitano Carlo Malatesta.
Nel testamento di Gian Francesco Gonzaga, fatto a dì 23 settembre 1444, si legge che assegna al suo primogenito fra i possessi "Rochetam Burgi fortis cum toto eius vicariatu ultra padum". Borgoforte subì le incursioni anche delle milizie straniere, oltre a quelle dei nostri condottieri, al loro soldo nel primo cinquecento; e si vuole sia passato da qui Giovanni de Medici detto delle "Bande Nere" e qui ferito per fatto d'armi combattendo contro i Lanzichenecchi al servizio di Carlo V. Sul finire del secolo XVI, Elena, vedova di Rodolfo Gonzaga da Castiglione, portò il suo domicilio a Borgoforte, con le tre figlie ove eresse un oratorio, dedicato alla Concessione di N.S. Nel 1577 il Comune aveva concorso alla formazione di un Lazzaretto in Villa Saviola, pretendendo rimborso di scudi 165 dai superstiti.
Nell'anno 1605 il Commissario di Borgoforte dava il suo parere favorevole al Duca di Mantova accordare ai padri serviti un campanello antico, che si trovava in un’alta torre della rocca, il quale si credeva fosse già appartenuto ad altra rocca più antica oltre il Po, andata in rovina. Borgoforte fu saccheggiata dalle truppe imperiali nel 1629 e nuovamente recuperata nel 1702 dai Gonzaga. Nel 1717 Eugenio Gonzaga fece demolire la "Rocca" che poi fu sommersa dalle inondazioni del 1731.
La frazione Motteggiana fu staccata da Borgoforte per formare comune autonomo (1772).
Anche nel 1796 qui a Borgoforte avvennero due importanti fatti d'armi fra i francesi ed austriaci con la sconfitta degli asburgici.
Nel 1814 Borgoforte fu investito dal Generale Muratiano d'Ambrosio. Nel 1815 per sovrana determinazione le Province Lombarde e Venete (e quindi anche il territorio di Mantova) furono incorporate all'impero Austriaco sotto la denominazione di "Regno Lombardo-Veneto