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Nella località di Ghisione, primo nucleo abitato del comune ai tempi chiamato “Mulo Vecchio”, sorge il tesoro artistico del paese rappresentato dal suggestivo Oratorio romanico dedicato a S. Andrea: un vero e proprio gioiello architettonico, nonché un fondamentale tassello del passato e della storia di Villa Poma. La prima edificazione risale tra la fine del XI sec. e l’inizio del XII sec., ma gli effetti devastanti del terremoto del 1117 sulle strutture della chiesa resero necessaria la ricostruzione di gran parte delle murature nel XVI secolo. La planimetria della chiesa originaria, nella sua configurazione e nelle dimensioni, corrisponde essenzialmente all’edificio attuale: un’aula rettangolare con tre absidi. Originari, quindi romanici, anche i muri laterali e una piccola parte della facciata, mentre il campanile venne costruito verso la fine del XV secolo. L’oratorio è realizzato interamente in cotto, sul luogo occupato in precedenza da una villa romana. Gli appassionati di storia locale, interessatisi sulle origini della antica chiesetta del Ghisione dedicata all'Apostolo S. Andrea, ipotizzarono che l'Oratorio fosse stato eretto per volontà della famosa e munifica Contessa MATILDE DI CANOSSA e che facesse parte di quella rete di chiese e pievi costruite a testimonianza della sua profonda fede religiosa. Accurati studi recenti, condotti dal Prof. Leo Citelli, dimostrano questa verità incontestabile. E' stato infatti rinvenuto un atto notarile, datato 15 marzo 1117 (conservato tra i documenti dell'ex monastero di S. Benedetto in Polirone) dove è scritto che il Monastero acquistava da un certo Alberto Di Coenzo e da sua moglie Matilda alcune proprietà (prima ereditate da Bernardo, padre di Alberto) situate nella "Corte di Mulo", tra le quali una chiesa dedicata a S. Andrea Apostolo. Dopo un periodo in cui la chiesa cadde in disuso, la ristrutturazione negli anni ’90 la restituì alla comunità nel suo splendore.