Basilica Polironiana

Chiesa

Informazioni rapide

Chiesa

Tipologia

San Benedetto Po

Citta

Piazza Teofilo Folengo, 19

Indirizzo

0376 623036

Telefono

Descrizione

La struttura della basilica, che possiamo ammirare oggi, rispecchia l’architettura fondamentale che disegnò il genio di Giulio Romano e che rappresenta il compendio dei momenti salienti della storia e delle civiltà polironiane. Tra il 1540 e il 1545 egli riedificò senza demolire le vecchie strutture romaniche e gotiche adottando soluzioni originali per far convivere diversi stili architettonici creando un interno raffinato ed omogeneo.
Romanici sono infatti il deambulatorio e le colonne murate, ma ancora visibili, nel presbiterio, mentre gotici sono il tiburio e le volte.
Antonio Begarelli, artista modenese che il Vasari definisce “il Michelangelo della terracotta”, realizza nel 1542 e nel 1559, 32 statue di santi che arredano le navate e ornano gli ingressi delle cappelle laterali.
La meravigliosa sacrestia è arredata dagli armadi intagliati, eseguiti tra il 1561 e il 1563, da Giovanni Maria Piantavigna.
Nell'ambiente posto tra il transetto e la sagrestia si trova la tomba di Matilde di Canossa, un sarcofago in alabastro sorretto da quattro leoncini di marmo rosso. Il corpo di Matilde non si trova più nel suo sepolcro dal 1633, quando fu trasferito nella Basilica di San Pietro a Roma.
All'interno della Basilica si trova anche l'Oratorio di Santa Maria databile tra la fine del XI secolo e la metà del XII secolo, risalente quindi ad un periodo antecedente alla morte della contessa Matilde, per poi essere adattato alla chiesa maggiore nel momento della sua riedificazione (1130), secondo lo schema dell’oratorio di Santa Maria di Cluny. Si pensa che qui sia stata originariamente sepolta la contessa Matilde, in un'urna interrata di fronte all'altare, in corrispondenza del grande mosaico con le quattro Virtù Cardinali.

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