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La chiesa - dedicata a Santa Maria Assunta - si presenta nelle forme progettate nella prima metà del 1700 dal lonatese Paolo Soratini (1680-1764), abate e architetto di chiara fama. Il tempio, ovviamente, ha una storia alquanto più antica: lo dimostrano le tracce residue di antiche murature tardo-gotiche inglobate nell’impianto tardo-barocco. Lo spazio interno si apre maestoso al visitatore e non solo per le tre ampie navate scandite da colonne in marmo e le dieci cappelle laterali. Sono certo le molte pregevoli tele, le sculture, le reliquie e gli arredi lignei di bella fattura a conferire preziosità all’edificio. Però la grande pala del Tiziano, con il risorto che appare alla madre, che si staglia al centro dell'abside, dietro all'altare maggiore, ci catapulta nelle relazioni che l’artista intrattenne con Medole e i Gonzaga. Tiziano (Pieve di Cadore 1490 ca. – Venezia 1576) dipinse questo capolavoro in tarda età riuscendo a delineare una potente figura del Cristo risorto con la Vergine in ginocchio in mistico colloquio. Lo straordinario si accosta ad altre tele di indubbio valore e ad alcuni splendidi altari in marmo intarsiato. Ma è la Cappella con il Compianto di Guido Mazzoni (1450 ca.-1518), un’opera fortemente realistica, con otto personaggi in terracotta di dimensioni pressoché naturali, a testimoniarci un’antica espressione di religiosità popolare e a rendere unico l’edificio sacro.