Chiesa della Beata Vergine Maria

Chiesa

Informazioni rapide

Chiesa

Tipologia

Gazoldo degli Ippoliti

Citta

Via San Pio X, 8

Indirizzo

07.00-12.00 / 15.00-19.00

Orario

0376 657163

Telefono

Descrizione

La parrocchia coincise col feudo imperiale dei marchesi Ippoliti, dai quali di fatto dipese in anomala posizione (per certi aspetti ambiva a vedersi riconosciuta come diocesi); entrò a far parte della diocesi di Mantova soltanto dopo la soppressione del feudo, agli inizi dell'800. La chiesa, intitolata alla Beata Vergine Maria e Sant'Ippolito, conserva memoria della sua singolare vicenda attraverso gli stemmi degli antichi arcipreti, affrescati nel'atrio della sagrestia. Tesoro artistico della settecentesca chiesa sono i dipinti coevi, tra cui la Predica del Battista di Giuseppe Bazzani e sei monocromi di Giovanni Cadioli, rappresentanti il Battesimo di Cristo, Santa Cecilia e quattro scene della vita di Sant'Ippolito. All'interno della chiesa è conservato l'Organo assemblato da Domenico Vergine nel 1958 entro cassa settecentesca con riutilizzo di materiale proveniente dal cosiddetto 'Organo vecchio" smontato da Agostino Benzi nel 1944. Dovendo ricostruire la storia dell'organo è necessario ricorrere ai documenti presenti in parrocchia dai quali sono state individuate tre fasi storiche che riguardano la manutenzione effettuata negli anni. L'origine e la paternità dell'organo sono ignote, secondo una lettera del parroco Don Agide Pasotti risalgono al 1762. Lo strumento presenta una provenienza di scuola gardesana-veneta affine a quella dei fratelli Giuseppe e Paolo Benedetti; con tastiera di 45 tasti e 13 registri di cui:12 sul somiere maestro e uno per i contrabbassi(fase settecentesca). Nell'ottocento l'organo viene ampliato e ricostruito da Giovan Battista Acerbi di Cremona (1833-34),con costruzione ex novo del somiere maestro a vento a 50 canali, tastiera e pedaliera; e introduzione e/o sostituzione di vari registri.(fase ottocentesca) Gli ultimi lavori sono stati eseguiti a metà ‘900 da Domenico Vergine, che nel 1958 a ricostruito/assemblato utilizzando materiale proveniente: dall'”organo vecchio” precedentemente smontato da Agostino Benzi nel Giugno del 1944;parti appositamente ricostruite ex novo (come la basseria) e reimpiegando materiale antico non autentico di età e provenienza ignota. L'organo è stato oggetto di restauro completato nell'anno 2011 ed oggetto di un cofinanziamento della Fondazione Cariplo.

Altre informazioni

2000-01-01 00:00:00

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