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Convento Padri Carmelitani Scalzi con annessa Chiesa di Santa Teresa (aperta al Pubblico)
Chiesa di Santa Teresa di Gesù e San Giuseppe, chiesa conventuale dei Carmelitani Scalzi. A destra della facciata è l'antico ingresso del convento, adibito dopo la soppressione a carcere politico. All'interno una targa distingue le celle dei Martiri di Belfiore, che da qui, dopo gli ultimi conforti religiosi, patirono il patibolo.
I Carmelitani Scalzi, aderenti alla riforma avviata da Santa Teresa d'Avila, furono inviati a Mantova dalla reggente Maria Gonzaga, nel 1646; la chiesa fu costruita nel 1668, soppressa a fine '700, dopo l'unità d'Italia fu riscattata dai Gesuiti che la ressero fino al 1936, quando vi fecereo ritorno i religiosi del Carmelo.
L'interno, dal contenuto fasto barocco, presenta elaborate decorazioni a stucco, belle cancellate in ferro battuto e un sontuoso altare maggiore con grande ciborio marmoreo (G.B. Bianchi, 1688) affiancato dalle statue dei santi titolari (Guglielmo Dolce, 1690).
Tra le tele: San Giovanni della Croce Intercede per Mantova, eseguita da Girolamo Brusaferro, dopo che nel 1728 il santo fu eletto compatrono della città, della quale si vede in basso un interessante profilo; Gesù Appare a Santa Teresa, opera di Domenico Canuti, eseguita intorno al 1680, come il ciclo dell'abside, del lucchese Filippo Gerardi, raffigurante scene della Vita di Santa Teresa. In sagrestia un altare seicentesco intagliato in noce.