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Dall'inizio del XIII sec. alla fine del XVIII la chiesa appartenne a diversi ordini religiosi. Ristrutturata, ampliata e dotata di convento nel 1418 per iniziativa di Paola Malatesta Gonzaga, è interessata da nuova ristrutturazione prima del 1534. Si ricorda che qui, nel 1468, fu sepolto Vittorino da Feltre, ideatore dell'esperienza educativa della "Casa Giocosa". La navata unica è percorsa tutt'intorno, sotto le capriate della copertura, da un fregio affrescato interrotto da tondi con volti di santi francescani, databile al primo '500. Anche il presbiterio è affrescato: il fregio è dei primi anni del XVI sec. mentre i dipinti nei pennacchi, nella calotta e sulle pareti sembrano riferibili alla seconda metà dello stesso secolo. Apprezzabili architetture lignee negli impianti d'altare occupano la parete di fondo del presbiterio e dei quattro altari laterali: sono prossimi alla fase di ricostruzione rinascimentale gli altari lignei, intagliati e dipinti, nelle due cappelle ai lati dell'ingresso, mentre d'impianto tardo barocco è quello del presbiterio in cui la specchiatura centrale racchiude l'immagine della Madonna del Buon Consiglio. La cimasa, a timpano spezzato, è ornata, in alto, da un intaglio dorato in ogni dettaglio, è opera del pieno '600. A destra ed a sinistra del presbiterio, i due apparati lignei degli altari manifestano una manifattura sobria, rimandabile alla fine '600, inizi '700.