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L’Archivio di Stato di Mantova, istituito nel 1868, è ospitato dal 1883 nell’ex collegio e convento dei Gesuiti, complesso che comprende anche la torre dei Gambulini e la chiesa della SS. Trinità, ora adibita a deposito principale.
L’Archivio conserva documenti del periodo comunale, della signoria dei Bonacolsi e soprattutto dei Gonzaga che hanno retto le sorti della città per quasi quattro secoli (1328 - 1707).
Quello della famiglia Gonzaga è uno fra i più completi archivi di famiglie che hanno governato in età moderna; esso rappresenta un riferimento imprescindibile per la storia di Mantova in età medievale e moderna. Notevoli per qualità e consistenza sono anche gli archivi del periodo asburgico, napoleonico e della Restaurazione, così come gli archivi notarili, catastali, degli enti ecclesiastici, delle corporazioni artiere e gli archivi di famiglie nobiliari pervenuti all’Archivio di Stato mediante donazioni o depositi, quali l’archivio dei conti Castiglioni di Mantova e l’archivio gentilizio Cavriani.
Non meno importanti, sono gli archivi fotografici. Preziosi per la comprensione della storia della città sono i documenti che testimoniano la fortuna del poeta mantovano Virgilio nel corso dei secoli: dai registri del Comune bollati con la sua immagine, agli inventari gonzagheschi che citano codici virgiliani nelle collezioni librarie di Corte, alla corrispondenza di Isabella d’Este che avrebbe voluto innalzare a Virgilio una statua con l’intervento di Andrea Mantegna (Chiara Pisani)
RISORSA INSERITA NELL'ITINERARIO