Biblioteca Comunale Teresiana

Palazzo Storico

Informazioni rapide

Palazzo Storico

Tipologia

MANTOVA

Citta

via Dottrina Cristiana 6/a

Indirizzo

0376 338460

Telefono

www.bibliotecateresiana.it

SitoWeb

Descrizione

La Biblioteca Comunale Teresiana ha sede in un’ampia ala del Palazzo degli Studi, imponente complesso costruito tra il 1753 e il 1763 su disegno dell’architetto bolognese Alfonso Torreggiani per ospitare il collegio dei Gesuiti. Il vasto complesso ospita oggi, insieme alla Biblioteca, anche l’Archivio di Stato e il Liceo Classico intitolato a Virgilio. L’Imperial Regia Biblioteca di Mantova, aperta al pubblico il 30 marzo 1780, fu creata in conformità al programma di laicizzazione e riforma delle istituzioni culturali ed educative varato nel 1749 da Maria Teresa d’Austria. Essa trovò sede al primo piano dell’edificio in due ampi locali del collegio gesuitico riadattati su progetto dell’architetto veronese Paolo Pozzo: la Prima Sala Teresiana, per la quale Pozzo progettò le grandi scaffalature a tutta altezza in noce disposte su due ordini (riferendosi allo stile di Fischer von Erlach, architetto della Hofbibliothek di Vienna), e la Seconda Sala Teresiana, strutturata con scaffalature lignee su tre ordini, divenuti quattro dopo la Seconda Guerra Mondiale. Le due Sale custodiscono oltre 40.000 volumi dal XVI al XIX secolo.

Tra i fatti degni di menzione che coinvolsero la Biblioteca si rammenta l’arrivo tra il 1782 e il 1811 delle collezioni librarie più importanti sia per rarità che per numero: quelle provenienti dai numerosi ordini religiosi soppressi. Nel periodo della Restaurazione si ricordano la restituzione, avvenuta nel 1816, dei manoscritti trafugati dai francesi, l’acquisto nel 1824 del fondo dei manoscritti di Leopoldo Camillo Volta (prefetto della Biblioteca quasi ininterrottamente dal 1779 al 1823) e, nel 1838, della raccolta pressoché completa della «Gazzetta di Mantova»

Con l’annessione di Mantova al Regno d’Italia, avvenuta nel 1866, la Biblioteca divenne governativa per passare infine, nel 1881, all’Amministrazione comunale. Ciò le permise di acquisire altri fondamentali doni e lasciti nel frattempo concessi al Comune: raccolte librarie private di assoluto pregio e valore di carattere giuridico, letterario, storico e scientifico, ma anche fondi documentari e collezioni naturalistiche e artistiche.

All’inizio del Novecento il patrimonio librario aveva raggiunto i circa 120.000 volumi e attualmente si contano 400.000 testi. Nel 1930 fu siglata una convenzione che permise il deposito anche della preziosa biblioteca della Comunità ebraica di Mantova (161 manoscritti, 1 incunabolo, 1549 testi a stampa). Sono circa 500 i testi a stampa antichi e moderni che riguardano Virgilio, tra cui due manoscritti dell’Eneide del sec. XV, due incunaboli, svariate edizioni del sec. XVI, di cui 4 edite a Mantova da Francesco Osanna; e ancora, decine di edizioni antiche dei secc. XVII-XVIII, tra le quali si ricorda l’elegante in-folio bodoniano del 1793, ed edizioni anche illustrate dell’Otto-Novecento. (Chiara Pisani)
 


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