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Tempio Leon Battista Alberti
Il Tempio fu progettato da Leon Battista Alberti nel 1460 per volontà del marchese Ludovico II Gonzaga, anche se non sono chiari i motivi che portarono alla sua edificazione in un’area allora periferica della città (possibile nuovo sepolcro di famiglia oppure omaggio al santo protettore della peste). Con la sua pianta a croce greca inscritta in un quadrato con tre absidi semicircolari, costituisce uno dei primi esempi di chiesa a pianta centrale del Rinascimento. La facciata, ricca di colti riferimenti agli edifici di età greca e romana e dotata di un vestibolo a cinque fornici, è stata alterata nel 1925 quando durante un intervento di restauro vennero aggiunte le due scalinate laterali. L’interno è un’aula unica con tre absidi laterali. Al piano inferiore si apre la cripta, con la stessa planimetria della chiesa superiore e caratterizzata da un fitto reticolo di arcate e pilastri.
Il tempio nei secoli XIX-XX venne utilizzato come magazzino militare mentre a partire dagli anni Trenta è destinata a Famedio dei caduti per la Patria; accoglie la tomba monumentale di alcuni dei patrioti risorgimentali del gruppo dei Martiri di Belfiore. Oggi è un Tempio dedicato all’architettura e ospita un nucleo di testimonianze scultoree di ambito fancelliano e albertiano pertinenti allo stesso edificio e alla Basilica di Sant’Andrea, nonché cinque statue in terracotta di ambito mantegnesco.
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Aggiornamento orari a partire dal 12 giugno 2023: