Palazzo Municipale

Palazzo Storico

Informazioni rapide

Palazzo Storico

Tipologia

MANTOVA

Citta

via Roma

Indirizzo

Descrizione

Palazzo Municipale 

L’edificio cinquecentesco fu a lungo proprietà di Scipione Gonzaga principe di Bozzolo. Dal 1797 nel palazzo trovarono sede gli uffici comunali. La Municipalità lo acquistò solo nel 1819 intraprendendo una serie di lavori di restauro volti a rendere più decorosa la sede.

Nel 1829 l’architetto Giovanni Battista Vergani progettò una nuova sistemazione della facciata neoclassica che venne portata a termine nel 1832 con la realizzazione di un piano terra a bugnato su cui si imposta l’ordine gigante di lesene ioniche.

Unico ornamento della facciata è costituito dalla presenza di cinque stemmi in stucco che sintetizzano alcune delle tappe significative della storia della città. Essi, infatti, rappresentano (da sinistra a destra): l’antico stemma della città caricato dai tre crescenti lunari; lo stemma crociato di epoca comunale; lo stemma comunale caricato del busto di Virgilio laureato, sormontato dalla corona marchionale ottenuta dai Gonzaga nel 1433 ; lo stemma comunale caricato dal busto del poeta Virgilio laureato e lo stemma alla croce patente accantonata dalle quattro aquile della famiglia Gonzaga. Sempre al Vergani nel 1834 è affidato l’incarico di decorare la sala del Consiglio Comunale con la sistemazione di sette busti rappresentanti “i primi tra gli Uomini Illustri Mantovani” (Federico II Gonzaga, Lelio Capilupi, Saverio Bettinelli, Antonio Gobio, Gian Battista Bertani, Ippolito Donesmondi e Federico Zambelli).

Nella sala aveva trovato collocazione già dal 1821 il busto bronzeo di Virgilio realizzato da Giovanni Bellavite proveniente dal monumento collocato nel 1801 dai francesi in piazza Virgiliana .

Il poeta è raffigurato giovanissimo con il volto caratterizzato da una bellezza classica, incorniciato da una lunga e folta capigliatura ricciuta trattenuta appena da un nastro. Il busto fu realizzato per volontà del generale francese Miollis, grande ammiratore delle opere del poeta, per sostituire sull’alta colonna fatta erigere quello stesso anno in piazza dell’Argine (poi piazza Virgiliana) in Mantova, il calco in gesso di un antico busto ritenuto immagine di Virgilio noto come “Busto Carli”. Miollis donò personalmente il cannone da cui ricavare il bronzo per il busto del Bellavite. La realizzazione degli altri sette busti, in terracotta colorati a bronzo, fu affidata a Stefano Gerola che porterà a compimento la serie solo nel 1837. Attualmente il bronzo del Bellavite è collocato nello scalone d’onore del Municipio, in colloquio con un busto marmoreo di Dante, mentre gli altri sette busti di terracotta sono esposti nel corridoio d’accesso alla sala consiliare insieme ad un calco dello pseudo Virgilio Capitolino eseguito in epoca successiva.
(Chiara Pisani - Sulle tracce di Virgiliio)


RISORSA INSERITA NELL'ITINERARIO

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