Il Parco Locale di Interesse Sovracomunale delle Colline Moreniche di Castiglione delle Stiviere, istituito nel 2005, si estende per 1.179 ettari all’estremo nord della Provincia di Mantova, nel cuore dell’anfiteatro morenico.
Fortemente legato al centro abitato, il Parco conquista l’area cittadina con i suoi boschi e corsi d'acqua. All’interno del Parco, il Castello dei Gonzaga con il suo bosco domina il centro cittadino che diede i natali a San Luigi Gonzaga, patrono mondiale della gioventù e della città di Castiglione.
I percorsi turistici del Parco permettono di effettuare suggestive escursioni alla scoperta della natura (con uccelli quali gruccioni, upupe, assioli, torcicolli, pigliamosche e ancora picchi rosso e verde, cuculi, cardellini, rigogoli e mammiferi come volpi, lepri, faine, donnole, ricci, scoiattoli, arvicole, tassi seppur rari) proseguendo anche all’interno del centro cittadino, che rivela il glorioso passato di Castiglione, con le sue ricchezze storiche e monumentali, che spaziano dal Museo Internazionale della Croce Rossa al Duomo, dalla Basilica di S. Luigi al Museo Aloisiano, fino gli antichi Palazzi signorili come il Palazzo Bondoni Pastorio.
Il paesaggio agricolo, altro forte elemento caratterizzante del Parco, è arricchito da interessanti unità ecosistemiche, quali boschi, prati aridi e zone umide, ulteriormente valorizzati dalla presenza di molte specie vegetali e animali tipiche di questi ambienti naturali.
Corridoi migratori per molte specie volatili, le colline moreniche caratterizzanti il Parco rappresentano altresì un importante crocevia per molti rapaci come il falco pecchiaiolo, la poiana, lo sparviere e altri che, percorrendo le valli alpine, sorvolano questi colli per disperdersi poi nella Pianura Padana. Ogni anno vengono censiti infatti migliaia di rapaci migranti dal nord Europa all’Africa, confermando che tale area è una delle più importanti località europee per lo studio della migrazione autunnale dei rapaci diurni.
Nell’ambito del Parco, i boschi con margini di naturalità più rilevanti sono boschi cedui, che si trovano prevalentemente sui versanti più ripidi delle colline e sono esposti a nord, nord-est. Si tratta di gruppetti isolati, strette strisce di terra, relitti di boschi che una volta coprivano tutte le colline. La formazione è quella tipica delle colline moreniche, costituita da specie che prediligono pendici calcaree assolate come carpino nero, roverella, orniello, bagolaro oltre a cerro, nocciolo e ciliegio selvatico.
All'interno dell'area del PLIS si segnalano rimboschimenti, come quello nella zona chiamata località Valle nel comune di Castiglione delle Stiviere, dove nel corso degli ultimi 20 anni sono state piantumate oltre diciottomila piante, favorendo la ripopolazione faunistica della zona umida vicina.
Le zone umide nel territorio del PLIS sono sia quelle tipiche delle valli intermoreniche, come quella chiamata Valle nella zona nord-est del Parco, sia le zone umide infossate, un tempo conche lacustri, come quelle ubicate vicino allo storico Convento di S. Maria, altra attrattiva turistica situata nel cuore del Parco.
Pur costituendo una piccola parte del territorio del Parco, le zone umide ospitano una straordinaria diversità di habitat e di specie animali (airone cenerino, rosso e bianco maggiore, garzetta, martin pescatore, alzavola, marzaiola, tarabusino, nitticora, folaga, tuffetto, falco di palude) oltre che vegetali (canneti, cariceti e boschi igrofili oltre ad una ricca vegetazione riparia erbacea e ad alto fusto), rappresentando una preziosa opportunità di visita e di fruizione per tutti gli amanti della natura.
I Prati aridi presenti nel territorio del PLIS, piccoli e sparsi, aggrappati soprattutto sui crinali e sui versanti esposti a sud, sono caratterizzati, come si può desumere dallo stesso nome, da un’accentuata aridità, da un limitato sviluppo e da diffuse formazioni vegetali che fioriscono presto a primavera, prima che la siccità estiva inaridisca eccessivamente il suolo. In essi rilevante è la presenza di alcune specie di orchidee dei generi Ophrys, Anacamptis, Cephalanthera, Orchis e Platanthera, mentre per quanto riguarda la fauna, troviamo insetti, rettili e piccoli mammiferi, tra i quali spicca l'abbondanza di uccelli, in particolare molti rapaci.