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Immersa nel verde del parco, alla sommità di Solferino (m.206 s.l.m.), si erge la poderosa torre quadrata detta, durante il Risorgimento, Spia d’Italia per la sua posizione strategica rivolta al confine del veneto, allora austriaco. La costruzione, eretta nel 1022 ed alta 23 metri, contiene al piano terra i busti dei generali francesi Auger e Dieu, caduti nella battaglia; nelle vetrine laterali e centrali, oltre a cimeli ed armi, sono esposti documenti relativi alla storia della Rocca ed alla Zecca dei Gonzaga di Solferino. Fu ufficialmente adibita a sede museale nel 1870 dalla Società Solferino e San Martino, che ne è custode e che ha provveduto alla sua ristrutturazione in occasione del 150° dell'Unità d'Italia nel 2011. Una comoda rampa in legno, vero capolavoro di carpenteria, porta alla Sala dei Sovrani (ritratti di Napoleone III e Vittorio Emanuele II) e più in alto, alla terrazza panoramica dove grazie a tavole di orientamento, si possono riconoscere, quando la visibilità lo consente, i campanili e le torri di luoghi situati a parecchie decine di chilometri. Addirittura, in giornate molto serene, si possono vedere le Prealpi, le prime montagne degli Appennini e un vasto territorio della Pianura padana.