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Villa suburbana, costituiva un luogo di delizie in cui il duca si ritirava per leggere, studiare e trovare sollievo dagli impegni di governo.
L'edificio, di modeste dimensioni, è caratterizzato da una facciata intonacata di bianco in contrasto con il prezioso cornicione in quercia. Nel 1588 il duca ne fece dipingere l’esterno con motivi geometrici in finto marmo. A due piani e di forma allungata, fu trasformato a partire dal 1578 e ultimato con il suo apparato decorativo nel 1587 circa. La soprintendenza dei lavori di decorazione fu affidata nel 1582 al celebre pittore Bernardino Campi. Nonostante la sobria struttura, all’interno si scopre un itinerario decorativo basato sulla vasta cultura letteraria di Vespasiano.
Camerino di Enea
Lo studiolo del duca Vespasiano Gonzaga Colonna è uno dei più preziosi ambienti del Palazzo Giardino a Sabbioneta. Luogo di delizie dove Vespasiano amava ritirarsi per trovare sollievo dagli impegni di Governo, il palazzo rispecchia l’amore del Gonzaga per l’antichità classica e gli ideali umanistici. Sono queste le fonti di ispirazione che stanno in particolare alla base del Camerino di Enea, ambiente privato e studiolo del duca, così chiamato perché sulle pareti sono raffigurati episodi tratti dai primi sei libri dell’Eneide, dipinti nel 1585 da Carlo Urbino e aiuti. La volta semisferica del piccolo ambiente, tra i più suggestivi del palazzo, è suddivisa in diversi scomparti nei quali Bernardino Campi dipinse putti con gli attributi di alcuni dei, animali esotici, figure ibride ed uccelli. Gli ovali in stucco della volta raffigurano le quattro Virtù cardinali. Completano la decorazione le formelle con personificazioni di fiumi e quelle a bassorilievo con scene di vita romana, opera dello stuccatore mantovano Bartolomeo Conti. (Pisani Chiara)
RISORSA INSERITA NELL'ITINERARIO