Cosa vedere a Mantova e dintorni: i punti da non perdere nel territorio dei Gonzaga

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COSA VEDERE A MANTOVA E DINTORNI: I PUNTI DA NON PERDERE NEL TERRITORIO DEI GONZAGA

Di Flavia Di Ciano 
"La viaggiatrice solitaria"

 

 

Hai mai provato a pensare alle città italiane più belle? Sicuramente ti verranno in mente le 3: Roma, Venezia e Firenze. Qualcuno dice Napoli, qualcun altro Milano o Torino. In realtà l’Italia, come abbiamo avito modo di scoprire in questi ultimi due anni, offre tantissimi posti in più da vedere, e tra questi rientra sicuramente Mantova.

 

Ho avuto l’Onore di essere invitata dalla Camera di Commercio di Mantova e da Borghi Italia per conoscere meglio tutte le peculiarità che questa città ha da offrire, e questo articolo nasce proprio per condividerlo con te, in modo che tu possa prendere questa meta in considerazione per un prossimo weekend fuori porta.

La mia classifica personale di cosa vedere a Mantova e dintorni diVolta Mantovana, Castellaro Lagusello, Solferino. I punti da non perdere nella città di Gonzaga, indicazioni sui piatti da mangiare e le esperienze da provare.

 

 

 

Cosa vedere a Mantova in due giorni

A mio avviso Mantova rientra tra le città più particolari d’Italia per la forma che la contraddistingue rispetto ad altre destinazioni: un fiume che la divide in due (la città Vecchia e la zona del Palazzo Te) e i tre laghi che la circondano, come se fosse un isolotto. In aggiunta a ciò, i palazzi dei Gonzaga e le opere di artisti entrati a corte, il che ha fatto sì che Mantova diventasse Capitale della Cultura nel 2016.

Piazza Sordello

Cominciamo la nostra visita da Piazza Sordello, cuore pulsante della città e luogo di ritrovo di quelli che sono gli edifici più importanti della città: Palazzo Ducale, Palazzo Vescovile e il Duomo.

Piazza Lega Lombarda

A fianco di Piazza Sordello c’è Piazza Lega Lombarda.
Anche se ora ha questo nome, all’epoca era parte del cortile del Palazzo Ducale, e più precisamente il punto dove ebbe luogo la morte di Agnese Visconti, fatta decapitare a soli 23 anni per un complotto su un presunto adulterio. In realtà questo atto fu una scusa per il suo ex marito, Francesco Gonzaga, di risposarsi con i Malatesta, ma la provvidenza divina volle che gli eredi ebbero la gobba.

I corpi della povera ragazza non furono mai trovati in giardino, si dice che il fantasma di Agnese ancora si aggira nel Palazzo Ducale.

Museo Archeologico Nazionale

Sempre in centro, in quelli che erano gli ex teatri di corte dei Gonzaga, c’è un museo dell’archeologia del territorio mantovano.
L’opera che è diventata virale nel giro di poco è la sepoltura di due scheletri ritrovati abbracciati!
Essendo stati ritrovati a Valdaro verso il periodo di San Valentino sono diventati famosi come gli amanti di Valdaro.

Palazzo Ducale di Mantova

Il Palazzo Ducale di Mantova è una delle regge più grandi di Europa, con ben 500 stanze e 7 giardini! Per visitarla ci vogliono almeno 3 ore.
Tra le sue camere, sicuramente quella che spicca è la Camera degli Sposi, dipinta da Andrea Mantegna, che rappresenta un momento delicato della storia della famiglia dei Gonzaga, ovvero quando Francesco Sforza è gravemente ammalato, e suo figlio Ludovico lo raggiunge a Milano.

Palazzo Te

Dall’altra parte della città c’era un’isola, Tejeto, in cui c’erano solo capanne di pescatori. Federico II Gonzaga volle costruirci una villa di ozio che prese il nome di Palazzo Te.
Dipinta da Giulio Romano, è un vero e proprio capolavoro. La più famosa tra tutte le Stanze la Camera dei Giganti (in cui Jovanotti girò il video de L’Ombelico del Mondo), bellissima perché totalmente immersiva a 360 gradi.

Piazza delle Erbe

Giusto a due passi da Piazza Sordello c’è Piazza delle Erbe, in cui sono presenti le parti della Mantova del XII Sec: il Palazzo del Podestà, il Palazzo della Ragione e la Rotonda di San Lorenzo.
Qui è possibile trovare anche la Torre dell’Orologio. Nonostante sia tra le più antiche in tutta Italia, è ancora funzionante!

Basilica di Sant’Andrea

Fatta edificare, su commissione di Ludovico II Gonzaga, a Leon Battista Alberti per accogliere al meglio i pellegrini che arrivavano in città. Bellissime soprattutto le geometrie che la caratterizzano.
All’interno della Cripta si trova il sangue di Cristo, e nella prima cappella a sinistra è sepolto il Mantegna.

Ghetto di Mantova

Lo sapevi che anche a Mantova era presente un ghetto ebraico? Si trova esattamente dietro il Palazzo del Podestà. Gli ebrei furono segregati dentro finestre e porte murate.

Teatro Scientifico Bibiena

Prende il nome del suo ideatore il teatro con la pianta a campana. Questa forma fa si che l’acustica sia migliore. Fu inaugurato nel 1770 con un concerto di Mozart, che all’epoca aveva solamente 14 anni.

Palazzo della Camera di Commercio

Dallo stile eclettico, a Mantova da vedere assolutamente è il Palazzo che ospita la Camera di Commercio. Chiamato Andreani proprio dal nome del suo architetto, si erige su più piani. I punti che spiccano sicuramente la scalinata centrale col suo soffitto di vetro, la sala consiliare in completo stile medievale, la Galleria Arte e Arti con opere di artisti mantovani.

Palazzo D’Arco

Cosa vedere a Mantova? Sicuramente Palazzo D’Arco. La nominano in pochi ma merita. Era la residenza di un’antica famiglia originaria di Arco di Trento per l’appunto. Una volta trasferitisi a Mantova, vollero un grande palazzo.
L’ultima erede fu la marchesa Giovanna che decise di aprire il Palazzo come Museo.

Dove guardare il tramonto a Mantova: Campo Canoa

Siamo dall’altra parte del Lago Inferiore, punto da cui puoi lasciare l’auto prima di addentrarti in città (c’è un servizio navetta che ti collega in centro) , ma soprattutto il punto migliore per osservare il tramonto a Mantova. Il sole cala tra i tetti della città da perfetto Skyline: l’acqua fa la sua magia.

Cosa fare a Mantova: giro sul Mincio

Come ho detto prima, Mantova è circondata dal Parco del Mincio, suddiviso in Lago Superiore, Lago di Mezzo e Lago Inferiore. Da Aprile a Ottobre è possibile circumnavigarli in battello.
L’escursione parte da Viale Mincio , vicino il Ponte San Giorgio con la compagnia Motonavi Andes Negrini. Escursioni garantite ogni ora.

Cosa vedere nei dintorni di Mantova

Se resti più di un weekend a Mantova, ti consiglio di visitare anche la sua provincia perché offre moltissimi borghi da scoprire.

Volta Mantovana

Siamo nel cuore delle colline moreniche.Volta Mantovana è famosa perché ospita il Palazzo Gonzaga-Guerrieri. Fatto costruire intorno al 1450 da Ludovico Gonzaga e dalla consorte Barbara di Brandeburgo come villa di campagna, nel 1515 viene ceduto alla famiglia Guerrieri.
Oggi funge da sede del Municipio.

Castellaro Lagusello

Castellaro Lagusello è un piccolo borgo che fa parte del comune di Monzambano. Al suo interno c’è un lago a forma di cuore circondato da una cinta muraria con 10 torri. Questo ha fatto sì che fosse proclamato Patrimonio dell’UNESCO.
Punto da non perdere al suo interno la Torre dell’Orologio, da cui poter avere una vista a 360 gradi del borgo e delle colline circostanti.

Solferino

Tra tutte le destinazioni visitate nei dintorni di Mantova Solferino è quella che mi è piaciuta di più, sicuramente per la sua storia.
Chi non si ricorda della battaglia di Solferino? Ci fu nel 1859 tra gli austriaci e i franco-piemontesi durante la Seconda Guerra d’Indipendenza Italiana.
Ciò che mi ha colpito di più fu però la storia di Henry Dunant, uomo d’affari ginevrino che, vedendo tantissimo morti e feriti, decise di adoperarsi con altre persone per soccorrerli. Da qui nasce la Croce Rossa.

Ossario di Solferino

Quella che era la Chiesa Parrocchiale di San Pietro in Vincoli venne trasformata, nel 1870, in un Ossario, in onore dei morti caduti in battaglia. Prova ad immaginare quante ossa contiene?!

Grazie di Curtatone

Famoso per il Suo Santuario delle Grazie, al cui interno è possibile vedere le Opere dei Madonnari.
Puoi ammirarli sull’Asfalto davanti il Santuario: i madonnari vennero da più parti del mondo ed ebbero a disposizione solamente 24h per realizzare la loro opera!
Altro punto interessante il Museo, che conserva tutte le opere più belle a partire dal 1973.

Cosa mangiare a Mantova

Dopo aver visto cosa vedere a Mantova e dintorni, ti elenco quelli che sono i piatti più buoni, anche se forse ne avrai già sentito parlare.

Tortelli di Zucca

Fatti a mano con la pasta fresca e ripiena di zucca dolce, è una bontà per il palato! La fanno anche in altri posti in Italia però Mantova resta la migliore città dove mangiarla grazie a piccoli ingredienti che aggiungono per condirla, come la mostarda mantovana, amaretti, noce moscata e grana.

Capunsei

Sono dei gnocchi di pane dalla forma cilindrica affusolata. Possono essere consumati o in brodo o asciutti col burro.

Stracotto

Viene utilizzata la carne d’asino o di manzo. Viene marinata con aromi dalle 12 alle 24 ore nel Lambrusco e poi cotta 3-4 ore a fuoco lento, motivo per il quale viene detta “stracotta”. Viene servita con polenta.

Quaglia con polenta

Un altro secondo piatto molto utilizzato non solo nel Mantovano ma in tutto il territorio lombardo è la quaglia cotta in padella con polenta.

Il Luccio

Il Luccio è un pesce che si trova nei corsi d’acqua dolce. Infatti, a differenza di altri , il suo sapore è meno forte (questo perlomeno a detta dei miei colleghi visto che io non mangio pesce ! :P) . Viene bollito e insaporito da una salsa a base di vino, capperi e verdure e poi servito freddo con polenta.

Sbrisolona

E’ il dolce tipico di Mantova fatto a base di mandorle e farina di mais. Chiamata sbrisolona perché è molto friabile (infatti sbrisa in dialetto vuol dire briciola). La tradizione vuole che la si mangi a pezzi e non a fette.


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