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La chiesa parrocchiale sorta al posto di un precedente tempio, è costruita a partire dal 1743. Inaugurata nel 1758 è affiancata da un campanile edificato tra il 1767 e 1773. Per la costruzione del tempio parte delle pietre sono recuperate dal vicino castello così come per l'intero campanile. Progettista della chiesa è l'architetto veronese Girolamo Dal Pozzo (1718-1800), allora proprietario della tenuta di Villagrossa. Rispetto alla cultura tardobarocca tipica del periodo, Dal Pozzo si ispira alle nuove tendenze classiciste che si andavano elaborando nella cultura veronese e che sono poi state all'origine del neoclassicismo. La chiesa presenta una pianta centrale organizzata attorno al quadrato dell'aula coronato da una volta a crociera. Ai lati si aprono gli archivolti delle quattro cappelle laterali mentre lo spazio del presbiterio è c hiuso da un'abside curvilinea a calotta liscia. La navata è scandita da lesene corinzie e presenta una trabeazione spezzata molto sporgente. La facciata è bipartita: un basamento articolato da lesene prive di ordine, sorregge quattro lesene corinzie con al cento una bucatura disegnata secondo lo schema della serliana. All'interno, nell'abside si trova un coro ligneo della seconda metà del Settecento composto da 21 stalli superiori e 18 inferiori e con cimase lignee recanti ovali dipinti ad olio. Sopra il coro tre tele del 1765 di Gian Domenico Cignaroli raffigurano l'Annunciazione, l'Assunzione al cielo di Maria, la Presentazione al tempio di Gesù. In quest'ultimo dipinto, sull'estrema destra, in abiti settecenteschi, si trova l'autoritratto del pittore. Ai lati dell'ingresso si trovano poi due dipinti dell'inizio del secolo XVIII raffiguranti il re Salomone che adora l'idolo ed Ester davanti ad Assuero. Il bassorilievo della Madonna della Cintura è in terracotta policroma d el XVII secolo. Il fonte battesimale del 1428 porta incisa la scritta: “Egregius prelatus erat sub tempore cuius hoc Baptisma fecit Ludovicus stirpe libarda MCCCXXVIII”. Il Padre Eterno Benedicente sopra la porta laterale e dell'inizio del ‘400. Sopra l'ingresso si trova l'organo realizzato tra il 1795 e il 1800 da Andrea e Luigi Montesanti. Con 37 registri si caratterizza per la presenza di un positivo tergale posto al centro della balaustra della cantoria. Tutte le pitture interne vennero realizzate dal pittore veronese Giuseppe Resi tra il 1937 e il 1938: la loro inaugurazione è datata 16 aprile 1939. Nel catino dell'abside è raffigurata l'Incoronazione della Vergine tra santi e angeli musici; sopra il presbiterio la Cena in Emmaus; nella crociera i quattro evangelisti; nelle lunette a sud Geremia e Daniele e a nord Isaia e Ezechiele; nella lunetta della controfacciata Gesù nell'orto degli Ulivi; lungo la navata a sud i Santi Andrea, Giacomo, Bartolomeo e a nord i Santi T ommaso, Simone, Filippo. Le vetrate anch'esse del Resi, raffigurano la Rissurezione, L'Adorazione dei magi, l'Assunzione di Maria patrona di Castel d'Ario. Il quadro della Madonna delle Grazie è del Resi ed è datato 1940.