Bigarello, il centro storico

Informazioni rapide

San Giorgio Bigarello

Citta

Via Gazzo, 22

Indirizzo

www.comune.sangiorgiobigarello.mn.it

SitoWeb

Descrizione

Sembra che Bigarello abbia preso il nome da "Biga" mezzo di trasporto trainato da cavalli in uso nell'antica Roma. Infatti, scavi effettuati nel territorio di Bigarello in questi ultimi anni, in particolare nella zona "Castellazzo", hanno messo a nudo abitazioni lacustri, utensili domestici in pietra e amuleti di bronzo dell'epoca Romana.
Bigarello è già nominato in diploma dal 1045 da Enrico III a favore della chiesa Mantovana. Da un documento fatto da Bonacolso il 2 Marzo 1298 risulta che egli comperava un podere con casa nel territorio "Bigarelli ad villam Cuchi", mentre da carte del 1357 si apprende che Ugolino Gonzaga aveva avuto dall'Imperatore Carlo
IV, nel 1354, piena potestà e giurisdizione sopra vari castelli fra cui Bigarello. Dal 1360 al 1707 il comune passò ai Gonzaga che ne furono gli ordinari padroni .
Nel 1796 il paese fu saccheggiato e distrutto dalle truppe Francesi, in transito, dirette a Governolo. La popolazione, meno di una cinquantina di persone, col parroco, si era rifugiata a Verona. Oggi il Comune di Bigarello è costituito da quattro frazioni; Stradella, Gazzo, Bazza e appunto Bigarello dalla quale prende il nome essendovi
stata in passato la sede Comunale. La superficie del Comune è 26,96 Kmq., con circa 1700 abitanti. Il territorio può vantare costruzioni d’interesse artistico, culturale e religioso di un certo rilievo. A Stradella, la frazione più vicina alla Città, sorge la Chiesa della Natività della Beata Vergine che risale al 1400. Le pareti interne hanno
spazi affrescati d’attribuzione pure quattrocentesca, in particolare una Madonna d’artista ignoto, ma certo di buonissima mano. Ci sono pure tre tele, due del settecento di Felice Campi, e una bella Natività policroma della Madonna. Vi è inoltre una "Pietà" in terracotta, databile attorno al '400, questa è la scultura che è portata in processione ogni anno durante la tradizionale e antica sagra.
Proseguendo sulla strada per Roncoferraro, girando a sinistra prima dell'abitato di Cadè, in via del Galeotto troviamo l'omonima "Pila dal Galliot" edificio risalente alla metà del 1600 autorizzato, in quel tempo, ad usare l'acqua per far funzionare i macchinari dall'Imperatrice Maria Teresa d'Austria e che ad acqua ha funzionato fino agli anni '60. E' una fra le ultime rimaste nella zona del vialone nano. Avanzando
sulla stessa strada si arriva a Bazza, la frazione più "nascosta", dove troviamo l'imponente costruzione detta "Il Palazzo", un tempo bella casa padronale, con soffitti, cassettoni ed affreschi cinquecenteschi. A Bazza vi è inoltre la chiesetta dedicata a S. Antonio Abate eretta nel 1705.
A Bigarello esiste la chiesa dei S.S. Giovanni e Paolo costruita nel 1741, il campanile invece è del 1929. A Bigarello esiste anche la casa dove dal 1485 al 1492 visse la Beata Osanna Andreasi, insieme
al fratello Antonio, vicario marchionale dei Gonzaga.

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