Marcaria, il centro storico

Informazioni rapide

Marcaria

Citta

via Francesco Crispi, 81

Indirizzo

www.comune.marcaria.mn.it

SitoWeb

Descrizione

Il Comune di Marcaria è per estensione il secondo comune del mantovano (9970 ettari) e si estende nel  bassopiano a sinistra del fiume del fiume Oglio, che ne lambisce ampiamente il territorio sia a occidente che a meridione. Il territorio, già frequentato in età neolitica, sottoposto alla centurazione triumvirale del 41 a. C.,cadde nell’incuria pressochè assoluta durante le invasioni barbariche. Solo in età carolingia emergono dai documenti Marcaria e Campitello, come entità distinte  (curtes), appartenute al monastero di monache di S. Giulia di Brescia. Tale separazione permarrà per quasi l’intero evo medio  fino al riordino del mantovano in vicariati operato nel ‘300 dai Gonzaga, che annesso Campitello a Marcaria, legarono i due centri in un connubbio amministrativo malaccetto per i secolo a seguire.
Collocata entro il recinto cimiteriale, la millenaria chiesetta di S. Giovanni è a navata unica e riporta affreschi dei sec. XIV e XV,tra cui un frammentario interessantissimo ciclo di scuola mantegnesca ascrivibile forse a Bernardino Mantegna, figlio del famosissimo artista. La Parrocchiale ricostruita in bello stile barocco ad iniziare dal 1708 al 1722 conserva una pala di Felice Cignaroli con la "Vergine e Santi" (1767) e la pala d’altar maggiore col Battesimo di Cristo  attribuita a Ippolito Costa ( 1554-1561). 
Nei dintorni sono visibilile Torbiere di Marcaria (Riserva Naturale Regionale), oggi situate all’interno del Parco dell’Oglio Sud, che a lungo destinate all'estrazione della torba, sono formate da una grande palude ricoperta di canneti che restituisceuno scenario ambientale affine a quello che un tempo era il paesaggio naturale di queste pianure.
La frazione di Casatico ospita la quattrocentesca Corte Castiglioni, alla quale si accede tramite una porta a merlature chiuse, un tempo provvista di ponte levatoio. Una seconda porta difensiva precede il grande cortile erboso su cui si affacciano gli edifici interni, barchesse, stalle, magazzini e il palazzo vero e propri, cui si accosta sul lato meridionale l'emblematica torre a pianta stellare. Il porticato quattrocentesco con stemmi gentilizi dipinti chiude a nord la grande corte, che fra il 1546 e il 1548 il conte Camillo, avvalendosi di disegni di Giulio Romano, sviluppò aggiungendovi anche la singolarissima torre stellata. Nel 1478, vi vi nasce, in tempo di peste, Baldassare Castiglione, autore de "Il Cortegiano" letterato gentiluomo e diplomatico, il cui ricordo in loco e tramandato dal mulino e dalla vicina chiesa del Gazzo. Quest'ultima, eretta nell'800 in onore della Madonna del Pilar, un tempo custodivail quadro che inviò alla madre da Toledo durante il suo soggiorno spagnolo.
Almeno due sono  i personaggi meritevoli di menzione, che qui ebbero i natali: Baldassarre Castiglioni autore del Cortegiano, che nacque a Casatico il 6 dicembre 1478 e Tristano Martinelli, il primo e vero inventore della maschera di Arlecchino che nacque nei pressi del capoluogo il 7 aprile 1557.  Da citare i quali cittadini di Marcaria, di cui ancor oggi qui se ne custodiscono le spoglie,  i patrioti risorgimentali Giuseppe Finzi (Canicossa) e Francesco Siliprandi (Casatico).

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