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Eretta fra il 1604 ed il 1606 da Giulio Cesare Gonzaga, primo principe di Bozzolo, con l'intento di farne la cappella palatina ed il proprio mausoleo. È opera dell’architetto Zilio de’ Zilii di Sant’Ambrogio in Valpolicella. La facciata è scandita da elementi architettonici classicheggianti distribuiti in due ordini sovrapposti, da una grande finestra termale e da un alto classico timpano triangolare, sormontato da cinque obelischi. È senza abside; la parete di fondo sfoggia preziosi marmi neri e inquadra il sepolcro simbolico del principe, sovrastato da una pala che rappresenta il Crocifisso con San Francesco e Giulio Cesare. La tela, del pittore romano Gaspare Celio, è databile intorno al 1605. Gli affreschi del soffitto sono del bolognese Andrea Seghizzi che li eseguì nel 1666, mentre gli affreschi alle pareti, per i soggetti laici proposti, sono riconducibili al 1798, quando l’oratorio, chiuso al culto, diventa sede di un circolo costituzionale.