Palazzo Bonacolsi

Palazzo Storico

Informazioni rapide

Palazzo Storico

Tipologia

MANTOVA

Citta

piazza Sordello

Indirizzo

Descrizione

Non ci sono dubbi che la facciata del cosiddetto palazzo Bonacolsi, oggi Castiglioni, rappresenti una delle icone di piazza Sordello a Mantova, l'antica piazza San Pietro, insieme al Palazzo del Capitano, alla cattedrale e al Palazzo Vescovile.
L’imponente edificio, interamente in cotto, coronato da merli ghibellini, fu edificato alla fine del XIII secolo da Pinamonte  - su un terreno acquistato da Rolandino de Pacis - che ne fece la dimora della sua potente famiglia. Pinamonte acquisì ed affiancò, al palazzo altri edifici contigui nella civitas vetus, tra i quali il complesso palaziale adiacente alla cosiddetta Torre della gabbia.
La residenza signorile divenne, successivamente, proprietà di Luigi I Gonzaga, capitano del popolo di Mantova e capostipite della dinastia. Si ricorda qui che, in origine, l'unico accesso al cortile e al palazzo era quello costituito dall'attuale ingresso della cosiddetta «Taverna del Duca», all'estremità sinistra dell'edificio. Il palazzo passò in eredità dal marchese Ludovico Gonzaga al figlio Gianfrancesco, fondatore della dinastia di Gazzuolo. La dimora fu poi lasciata in proprietà indivisa ai suoi figli Ludovico, Federico di Bozzolo e Pirro. Sempre in proprietà indivisa, pervenne quindi a Vespasiano Gonzaga, nipote di Ludovico e a Carlo, figlio di Pirro. Dopo la morte di Carlo, nel 1555, i comproprietari vollero raggiungere un accordo per la suddivisione dell'immobile. Se ne occuparono lo stesso Vespasiano per la parte che gli apparteneva e Emilia Cauzzi Gonzaga, vedova di Carlo e madre nonché tutrice dei figli Pirro, Scipione, Annibale, Alfonso, Ferrante e Giulio Cesare, alla cui tutela congiunta erano preposti anche il cardinale Ercole Gonzaga e lo stesso Vespasiano.
Il 31 maggio 1559 avveniva, con atto notarile, la divisione definitiva del palazzo tirando la sorte; questa premiò Emilia Cauzzi Gonzaga che scelse la parte Fede; a Vespasiano Gonzaga toccò quindi la parte Speranza, quella che dà sull'attuale vicolo Bonacolsi. A questa data risale il secondo grande portale lapideo che introduce attualmente nel palazzo.
Le due frazioni del palazzo non rimasero per molto tempo in possesso dei Gonzaga d’Oltre Oglio, infatti, come risulta da un atto notarile del luglio 1582, Giulio Cesare Gonzaga, erede di Emilia, vendette la propria parte a Gerolamo Amorotti Andreani. Infine, nel 1581, Vespasiano cedette la sua frazione al duca Guglielmo. Successivamente, il 24 luglio 1621, Gerolamo Amorotti acquistò dal duca Ferdinando Gonzaga la parte che era stata di Vespasiano, ricomponendo quindi l'antica proprietà.
Il 26 settembre 1804 Baldassarre Castiglioni, antenato degli attuali proprietari, acquistò l’intero palazzo.

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