Solferino, Museo del Risorgimentoitinerario di visita

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Museo del Risorgimento- Solferino e San Martino Il Museo Risorgimentale di Solferino, che sorge ai piedi del viale che porta all’antica chiesa di San Pietro in Vincoli, oggi Ossario, è stato fondato nel 1931 e ospita, nelle tre sale che lo compongono, documenti, cimeli, armi e quadri riferiti alla battaglia del 24 giugno 1859 e al Risorgimento in generale. Nella prima sala, oltre al busto di Gaudenzio Carlotti di Cavriana e ad un ritratto ad olio di Carlo Alberto, si trova un ritratto del fondatore della Società Solferino e San Martino, conte Luigi Torelli.
Nelle due grandi vetrine documenti, armi, elmetti e buffetterie riferite al periodo del Risorgimento. La vasta sala centrale è quella dedicata ala battaglia di Solferino. Vi si trovano infatti i ritratti dei generali francesi (opera di G.Carlini) che vi parteciparono ed i cannoni, l’uno a canna liscia del tipo in dotazione sia all’esercito piemontese che a quello austriaco, l’altro a canna rigata usato per la prima volta dai francesi sul campo di battaglia di Solferino. La sala ospita inoltre due importanti dipinti: uno di Carlo Bossoli che ritrae il Castello e la Rocca di Solferino, l’altro di Malerba e Salvadori riproducente l’assalto degli Zuavi al colle della Rocca. Due grandi vetrine ospitano le divise degli Zuavi e quelle austriache. Particolarmente toccanti sono i libricini di devozione e i libretti militari rinvenuti nell’opera di disseppellimento dei caduti. Nella terza sala infine un ritratto della famiglia imperiale francese, un ritratto ad olio di Garibaldi, armi e documenti molto interessanti.

La Cappella Ossario, posta nella zona bassa del paese, all’interno dell’omonimo parco ed a cento metri circa dal museo, è la più antica chiesa del paese. Dal giugno 1870 adibita a Ossario custodisce circa 7.300 resti dei soldati degli eserciti francese e austriaco. Alle pareti molte corone in ferro battuto, risalenti al giorno del memorabile funerale avvenuto il 24 giugno 1870, data in cui dai comuni limitrofi, dopo un’opera che durò parecchi mesi che mise in luce i resti di coloro che combatterono la tragica battaglia, qui vi convennero le spoglie dei Caduti.
La Rocca fu eretta nel 1022 come torre di guardia sulla collina più alta dell’Anfiteatro morenico del Garda. In seguito restaurata, nel 1870 fu adibita a museo. Percorrendo le rampe di legno, vero capolavoro di carpenteria, si sale sulla terrazza panoramica, dalla quale, in giornate molto serene, si possono vedere le Prealpi, le prime montagne degli Appennini e un vasto territorio della pianura padana. All’interno sono custoditi piccoli cimeli, quadri, carte topografiche della battaglia, riproduzioni di quadri d’autore e stampe d’epoca.


Il Memoriale della Croce Rossa Internazionale fu eretto nell’anno del centenario della battaglia. Conserva ricordi del suo fondatore, Henry Dunant, e le piastre marmoree con incisi i nomi delle nazioni che fanno parte della più grande associazione umanitaria del mondo. Da questo monumento, in occasione dell’anniversario della battaglia, delegazioni provenienti da tutto il mondo arrivano per partecipare alla nota “Fiaccolata della pace” che vuole ricordare il soccorso dato dalle donne di Solferino e Castiglione delle Stiviere ai soldati feriti e il loro cammino alla ricerca di cure per le loro ferite.

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