Pegognaga, museo civicoitinerario di visita

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Descrizione

Museo Civico viene istituito con delibera dell’Amministrazione Comunale del 1977, ma si concretizza soltanto agli inizi degli anni ‘90 quando gli eredi Bonatti Nizzoli donano al Comune i materiali della collezione di Alessandro Nizzoli, primo sindaco del paese. I materiali rinvenuti occasionalmente durante le arature o dalle ricognizioni di superficie e dagli scavi degli ultimi anni sono depositati presso il Nucleo Operativo di Mantova della Soprintendenza Archeologica.
I materiali raccolti dal Bonatti nella seconda metà dell’800 durante i lavori di costruzione del nuovo cimitero presso la chiesa di San Lorenzo e la sistemazione della strada Falconiera, risalgono a epoca romana, in maggioranza I secolo a.C.-II secolo d.C.
E’ disponibile il catalogo di tutta la raccolta, circa 700 reperti, a stampa e informatizzato secondo programma regionale SIRBeC. Presso il museo sono disponibili anche le raccolte fotografiche e la schedatura dei reperti ritrovati sul territorio comunale negli ultimi decenni e consegnati alla Soprintendenza. Dei ritrovamenti del Nizzoli esistono solo resoconti sommari, pertanto, mancando ogni riferimento topografico e stratigrafico, l’odierno allestimento museale, curato dall’Associazione “Laboratorio Ambiente” di Pegognaga segue il criterio delle classi di manufatti e i reperti sono esposti in otto vetrine secondo il seguente ordine: - Iscrizioni, marmi e pietre. - Oggetti in metallo. - Ceramiche. - Anfore. - Pesi da telaio, lucerne, monete. - Vetri, gemme, materiali in osso. - Materiali da costruzione.
Di particolare rilevanza sono una statuetta di Iuppiter e due gemme in pietra dura di poco meno di un centimetro di diametro e dalle raffinate incisioni. Alle donazioni Bonatti Nizzoli si aggiunge il capitello dorico con dedica al Padus pater ritrovato nel 1876 e depositato insieme ad alcune anfore e a qualche laterizio nella sede del Comune e ivi rimasti fino all’allestimento del museo.

L’orario di apertura rispetta quello della Biblioteca, ma è necessaria comunicazione telefonica. Entro il 2010 il Museo sarà trasferito nella nuova sede di Piazza Vittorio Veneto; ne conseguirà una nuova organizzazione delle attività e dell’orario di apertura.