La Pieve matildica che sorge antica all’intersecarsi delle quattro, piccole strade che assettano le poche costruzioni del borgo, attorniata dalle architetture e dai graffiti di Giuseppe Gorni, è il perno al quale è attorniato il Museo diffuso; visto che l’organicità del materiale, le geometrie essenziali degli elementi architettonici, l’equilibrio intrinseco dei volumi di questo monumento, sono elementi tutti ai quali è possibile riferire l’architettura gorniana, sia pure nella sua evidente ed assoluta originalità espressiva.
Gorni realizza le sue architetture prevalentemente a Nuvolato e Quistello. Sono a Nuovolato, infatti, oltre alle Scuole elementari, e al Cimitero, la Casa del Falegname, la Casa del Panettiere con accanto la Casa piccola, La Selvaggia (CASA GORNI) e la Casa nel parco (Casa Cavicchioli), mentre a Quistello si trova il Magazzino delle granaglie, la Casa del Balilla, la Casa Meloni ed altre ancora.
Altre testimonianze importanti sono a Pegognaga come la Casa Bondavalli, il complesso Caseificio Ludovico e Casa Moreschi a Quingentole.
Particolarmente significative per una conoscenza completa ed approfondita, della poliedrica personalità artistica di Giuseppe Gorni, sono i numerosi interventi che lui realizzò a graffito e malte policrome a Nuvolato, Quistello, Quingentole, Poggio Rusco, Revere, Ostiglia e Pegognaga.