Mantova, Palazzo TeRaccolta Egizia “Giuseppe Acerbi”.

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Descrizione

Giuseppe Acerbi (1773-1846), illustre cittadino mantovano (nativo di Castelgoffredo), fu console d’Austria in Egitto. Nel 1829 partecipò ad alcune fasi della celebre spedizione archeologica condotta da Jean-François Champollion, il decifratore dei geroglifici.Tra la fine degli anni Venti e i primi anni Trenta del secolo, ebbe modo di formare un’importante raccolta di materiali archeologici, che nel 1840 volle lasciare alla città di Mantova. Introdotta da una saletta didattica, la sua collezione è interamente esposta. Particolarmente interessanti le sculture della prima sala, talora arricchite da iscrizioni geroglifiche comprendenti cartigli reali, e i bronzi di grandi dimensioni: brocca e catino della fine dell’Antico Regno (circa 2200 a.C.); testa della regina Arsinoe, sposa di Tolomeo III. Nel doppio ambiente successivo sono esposti oggetti legati al culto dei morti e alla devozione verso gli dei: amuleti, con frequenti raffigurazioni di animali sacri, parti anatomiche del corpo umano, divinità; gli shuebte (statuette funerarie), vasi canopici di alabastro. In teche isolate sono posti il gatto di bronzo, caro alla dea Bastet, notevole per eleganza e dimensioni, e un’agile raffigurazione lignea del cane Anubi.