Ha sede là dove si trovava il teatro di corte dei Gonzaga, a fine Ottocento adibito a mercato dei bozzoli del baco da seta, allora ampiamente allevato nelle campagne mantovane.
L’edificio è ora destinato a sede del Museo Archeologico Nazionale, in fase di allestimento, del quale è già visibile una sintesi intitolata “Archeologia dal territorio mantovano”.
Essa comprende, distinguendo le opere rinvenute in città da quelle provenienti dalla provincia: