Al museo si accede salendo la scala della Torre Civica, ampia fino al primo piano. La rampa poi si restringe e conduce ad una sala adibita a mostre temporanee; proseguendo attraverso una scala di legno si giunge al terzo piano ove sono situate le vetrinette contenenti le armi bianche e infine al quarto, ove sono custodite le armi da fuoco.
Nel primo gruppo, quello delle armi bianche, sono considerate anche alcune pezze difensive tra le quali un morione aguzzo del secolo XVI, purtroppo in pessimo stato di conservazione, che reca un vistoso rappezzo malamente eseguito in epoca posteriore, ed uno zuccotto coevo, anch’esso mal ridotto per essere stato a lungo sepolto nel greto di un corso d’acqua. Entrambi, forgiati a mano, costituivano una valida difesa per la testa: di tali modelli furono largamente equipaggiate le fanterie del periodo Rinascimentale, sino agli inizi del XVII secolo. Tra le armi bianche si segnalano: uno spiedo da guerra del XVII sec., tre spade dei primi dell’800, alcune baionette a manicotto e ghiera, “Paloscio” da caccia e una sciabola piemontese da ufficiale di artiglieria a cavallo.
La sezione dedicata alle armi bianche è arricchita da pezzi usati durante le parate come: il falcione Italia (usato dalle milizie europee tra ‘300 e ‘500, successivamente fino al ‘600 in uso durante le cerimonie), l’Alabarda, gli Spadini da Gala, Spada Turca, “Kris” Pugnale indonesiano, il Pugnale Arabo da costume “Asib” . La visita si conclude con una rassegna di armi da fuoco, usate nei conflitti e per battute di caccia, tra cui si annoverano: Doppietta da caccia “Cockerill”, Fucile Turco-Caucasico con acciarino alla “mordacca”, Tromboncino a pietra Italia, Pistola da panciotto, Revolver tascabile “Puppy” oltre ad altri diversi modelli, Fucile austriaco Steyr-Mannlicher mod. 1895, Pistola ad avancarica ridotta ad una canna, Pistola ad avancarica a due canne, Fucile da caccia a monocanna trasformato Austria, Fucile militare ridotto Italia.
Il museo mostra l’interessante evoluzione delle armi da fuoco, come il perfezionamento dei fucili da avancarica a retrocarica e come i revolver, prima da un colpo poi da due colpi.
Le armi contenute nelle sale del museo risalgono al periodo compreso tra l’800 (alcune sono rifacimenti di modelli dei secoli XVI – XVII), in particolare il periodo Napoleonico, le campagne Risorgimentali, l’Unità d’Italia, fino ad arrivare alle due Grandi Guerre Mondiali.
Completa la raccolta di armi anche altro materiale inerente molto interessante come, ad esempio: armature, Fodero per pugnale, cartucciera, porta polvere in pelle, dosatore per pallini.
La collezione raccoglie pezzi di valore provenienti non solo dall’Italia, ma anche dalla Francia, dall’Inghilterra, dalla Germania, dall’Austria, così come da Somalia, Etiopia, Africa, Indonesia, Nepal, Paesi Arabi, Unione Sovietica, Turchia, Argentina, mostrando le diverse tipologie e caratteristiche delle diverse armi in uso nei diversi conflitti.