VISITE GUIDATE E LABORATORI
La visita al Parco Archeologico del Forcello prevede una parte introduttiva, nella quale l’operatore didattico illustrerà i temi trattati nel pannelli, relativi alla storia degli Etruschi, in particolare all’Etruria padana e all0abitato del Forcello e alle attività produttive e artigianali ivi attestate.
Le classi potranno quindi partecipare ad un laboratorio didattico della durata di circa 3 ore.
Il mestiere dell’archeologo: offre un approccio immediato e concreto con lo scavo archeologico e l’emozione della scoperta. Dopo una breve introduzione sulle modalità di identificazione di un sito archeologico tramite l’impiego delle cosiddette “indagini preliminari” vengono illustrate le modalità di organizzazione di una campagna di scavo, le tecniche di scavo e gli strumenti di lavoro dell’archeologo. Si esegue, quindi, una simulazione di scavo: con pennelli e cazzuole si procede all’asportazione di uno strato di terra, per mettere in luce dei resti archeologici. Si svolgono, infine, le attività di documentazione grafica, fotografica e l’analisi dei materiali rinvenuti.
La ricognizione di superficie: offre un contatto diretto con le attività di indagine che consentono di individuare un sito archeologico e che precedono la campagna di scavo: sarà possibile effettuare una raccolta di materiali di superficie, seguita da un’analisi guidata per comprenderne il significato.
A tavola con gli Etruschi: con un tuffo nel passato si comprende come si viveva nell’abitato etrusco del Forcello. Vengono illustrate le scoperte che forniscono notizie sulla vita quotidiana e con particolare attenzione alla produzione e lavorazione del cibo. Si effettua quindi l’attività di molitura dei cereali, con macine e macinelli di pietra, fino ad ottenere la farina e il riconoscimento di alcuni frammenti di ossa animali provenienti dagli scavi, con l’ausilio di tavole anatomiche delle specie allevate.
L’arte del vasaio: illustra le tecniche di preparazione dell’argilla, della sua modellazione e decorazione e infine della cottura dei vasi. Vengono mostrate le diverse classi ceramiche rinvenute al Forcello e si comprenderà la funzione dei vari recipienti. Si procede quindi alla manipolazione dell’argilla ed alla realizzazione, da parte di ciascun partecipante, di un vaso con la tecnica del colombino. I vasi vengono infine decorati, con l’ausilio di semplici strumenti, con motivi o iscrizioni che compaiono sulla ceramica etrusca.
Laboratorio di restauro: permette di capire l’iter del reperto ceramico dal momento del ritrovamento alla sua musealizzazione: da una cassetta con diversi frammenti si dovranno inizialmente riconoscere e dividere i diversi impasti ceramici e le diverse forme e decorazioni per poi ricostruire i recipienti.
Trame del passato: analizza le attività di tessitura attestate nell’abitato etrusco del Forcello. Vengono presentati, con l’ausilio di immagini e mostrando alcuni reperti provenienti dagli scavi, gli strumenti e le tecniche utilizzati per la tessitura. Si assiste quindi alla tessitura di un piccolo tappeto di lana, con un telaio verticale ricostruito sulla base delle testimonianze archeologiche. Infine ogni partecipante realizzerà corde e intrecci e una piccola porzione di tessuto filando della lana tramite l’impiego di piccoli telai.
Le tecniche di costruzione: partendo dall’analisi delle tecniche costruttive note fin dalla preistoria, permette di conoscere le modalità di costruzione impiegate dagli Etruschi al Forcello, mostrando immagini di scavo, ricostruzioni e attività di archeologia sperimentale. Dopo aver individuato i materiali più adatti, si procede alla realizzazione di piccole porzioni di pareti con la tecnica “dell’incannucciato”.