Learco Guerra

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Descrizione

Vittorie in ammiraglia

 

Dopo la parentesi del ‘46 come Responsabile della Nazionale su strada professionisti, nel ‘49 Learco Guerra esordì alla guida della sua Squadra e nel 1950 si presentò al Giro d’ Italia con la “multinazionale” comprendente lo svizzero Hugo Koblet: questi, ad inizio stagione disoccupato dopo 4 anni di professionismo in colori, ricambiò subito la fiducia, regalando a Guerra il successo, 1°corridore straniero della storia a vincere il Giro guadagnandosi l’appellativo di “Angelo Biondo”.

Nel 1954 la “Learco Guerra” vinse  ancora il Giro con il gregario ticinese Carlo Clerici piazzando al 2° posto Koblet. L’anno successivo nacque il binomio Faema-Guerra che nel 1956 si sdoppiò in 2 Squadre (Emi e Faema) ma Direttore Sportivo e biciclette avevano un solo nome e cognome: Learco Guerra. In maglia Emi esordì il 24enne lussemburghese Charly Gaul, che nella mitica Merano-Bondone, grazie alla strategia del suo maestro, conquistò la maglia rosa per poi portarla fino a Milano. 

Nel ‘58 Gaul e il neo acquisto Bahamontes, detto “L’Aquila di Toledo” non bastarono a battere Ercole Baldini, considerato dai tecnici l’ erede di Guerra per la potenza sul passo e nelle prove contro il tempo. L’impresa riuscì invece nel 1959 quando ancora C.Gaul rivincendo il Giro portava a 4 le vittorie consecutive di corridori stranieri diretti da Learco Guerra .Altro campione che Guerra portò alla Faema fu Rik VanLooy, “L’Imperatore di Herentals”, che vinse più di 100 corse in biancorosso (2 Campionati mondiali, 2 Parigi-Roubaix, 1 Lombardia, 2 Giri di Sardegna ,etc). 

Tra gli italiani guidati dalle ammiraglie Emi-Faema ricordiamo Fornara, Pellegrini, Pintarelli e Aldo Moser. Ma il Morbo di Parkinson non gli concedeva più tempo e nel ‘61, un anno prima dell sua scomparsa, mentre nella squadra satellite dei dilettanti Faema emergeva il giovane Gianni Motta, diresse alla VoV un ragazzo di Parma: alto, biondo ed elegante, che Guerra paragonava ad Hugo Koblet. Era Vittorio Adorni Campione del Mondo ad Imola nel 1968.