"La sua dimora? In un remoto calle…." Così nell'opera "Rigoletto" di Giuseppe Verdi viene indicata la casa del tragico buffone della corte gonzaghesca. Nella realtà che Mantova ha costruito dalla fantasia scenografica, la dimora di Rigoletto fa solo angolo con un "remoto calle", lo stretto vicolo Gallo, annuncio di uno dei più suggestivi itinerari urbani.
È una città "segreta", raccolta, disegnata dalla sequenza delle tipiche casette mono o bifamiliari, ora ristrutturate e di culto. Da vicolo Gallo alla suggestiva piazza Canonica San Pietro, retrostante l'abside del Duomo, poi il reticolo dei vicoli antichi del quartiere di Porta San Giorgio: San Celestino, San Paolo, Pace , Gallina, Sant'Anselmo, Campana e la silenziosa piazza Stretta con il convento delle Sorelle della Misericordia.
Infine via Carlo Montanari, strada borghese residenziale, senza negozi. Dappertutto, resiste il ciottolato. Altri angoli da scoprire, meglio con il fascino misterioso della notte e sempre con l'intrecciarsi dei vicoli: nei quartieri di San Leonardo, di Porta Mulina, di Porto Catena - Anconetta. Medievali i nomi: Agucchie, Due Catene, Ronda, Ospitale, Cappuccine, Barche, Dogana, Corridore.