Storia locali Museo Storico VF
L’edificio in cui si trova il Museo, edificato su ordine del Marchese di Mantova, Francesco II Gonzaga (1484 – 1519) e su progetto di G. Romano, compare sulla pianta prospettica della città di Mantova eseguita da Gabriele Bertazzolo nel 1596 indicato come Cortile della Mostra e Stalle.
La stessa denominazione compare sulla seconda pianta prospettica di mantova pubblicata nel 1628.
Nel salone grande del museo, vedendo la mappa del pittore Cadioli, del 1775 era ubicato il Regio Ducale Teatro Vecchio. Nel catasto urbano di primo impianto, conosciuto come catasto Teresiano (dal nome dell’Imperatrice Maria Teresa d’Austria, che lo aveva promosso) lo stabile compare sulla mappa della parrocchia di San Pietro.
Le relative tavole d’estimo definiscono l’edificio come rimessa, scuderie, Cavallerizza appartenente all’Erario, ovvero alla Regia Ducal Camera.
Nel catasto lombardo – veneto del 1863, l’immobile è intestato all’Erario Civile Imperial Regio e risulta essere inglobato nella “ Caserma per Cavalleria e Artiglieria”.
Infine in una planimetria del complesso di Palazzo Ducale del 1889 l’immobile è nuovamente adibito a scuderia.
Dai primi anni del 1900 lo stabile è stato adibito a caserma per le truppe dell’Imperatore Francesco Giuseppe e forse in quell’epoca, ma non vi sono testimonianze scritte, una parte di edificio prospiciente il lago, fu demolito per far spazio ad un cortile più ampio (piazza d’armi) pere poter addestrare meglio le truppe.
Durante la seconda guerra mondiale fu istituito all’interno dei locali per brevissimo tempo, ricovero per feriti. Poi venne trasformata in magazzino da materiale bellico.
Dagli anni 50 al 60 fu sede della Polizia di Stato, sezione Celere, che venne poi trasferita in altro capoluogo.
Per qualche anno fu sede di partiti prima di essere adibito a magazzino dell’Intendenza di Finanza che lasciò i locali alla fine degli anni 90.