"Mantua me genuit": la città ha dedicato al grande poeta latino Publio Virgilio Marone (70 a.C. - 19 a.C.) un giardino urbano dominato dal monumento e la via di accesso, più una strada della periferia est, oltre alla Accademia Nazionale Virgiliana. Ma nel 1931 venivano messe a dimore le prime piante di quello che sarebbe diventato il "Lucus Vergilianus", il Bosco Virgiliano d'oggi, alla periferia sud. Nel progetto iniziale del prof. Giuseppe Roda di Torino i 10 ettari del Lucus doveva accogliere 58 mila essenze, tra alberi, arbusti, piante aromatiche.
Il Bosco, che ha resistito agli anni ed alla seconda guerra mondiale, oggi si popola di mantovani che fanno jogging e di famiglie a passeggio con i bambini. Nelle immediate vicinanze si è sviluppata la cittadella dello sport, con i campi di gara (atletica leggera, rugby, tennis, calcio, maneggio), un campo-pratica del golf e una pista di motocross sulla quale si disputano prove mondiali, frequentata tutto l'anno per gli allenamenti.