Il lago Superiore cambia volto tra luglio e agosto, presentandosi con scorci da cartolina illustrata cinese o da scenario di "Madama Butterfly". Sono i giorni della fioritura del Loto, Nelumbium nucifera, pianta dalle foglie che, verdissime, larghe fino ad un metro di diametro, s'innalzano dall'acqua. E ancor più alti sono i fiori, biancorosati, grossi come magnolie.
La storia del loto mantovano s'iniziava nell'ottobre 1921, da un'idea della naturalista Maria Pellegreffi Zambianchi (Parma 1890 - Roma 1981) che pensava di metterli a dimora davanti alla Valletta di Belfiore. In 80 anni, il Loto si è diffuso tanto da diventare il secondo simbolo della città di Mantova, accanto a Virgilio. Si fanno crociere del Loto, in barchetta o motonave, nella Valle del Mincio, tutelata come Parco regionale