Da una parte l'arco dell'Arengario, dall'altra la Torre Comunale con la campana civica racchiudono la mole imponente del duecentesco Palazzo del Broletto.
Sulla facciata, in una nicchia ad arco acuto, la statua scolpita da un ignoto artista veronese del 13° secolo: rappresenta un arcigno personaggio con berretta dottorale, seduto in cattedra. È "Virgilius Mantuanus poetarum clarissimus", il sommo poeta mantovano Virgilio. Per antica tradizione popolare, la statua è diventa però "Vècia Mantva", la Vecchia Mantova, alla quale ogni forestiero doveva rendere rispettoso omaggio quando entrava per la prima volta in città.
La fontana dei Delfin, al centro della piazza, indica il punto nel quale, era l'agosto del 1890, veniva scavato il primo pozzo artesiano che faceva sgorgare acqua potabile dalla profondità di metri 121,50.