6° Simposio Internazionale di Arte Contemporanea

Mostra

Informazioni rapide

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Tipologia

Gazoldo degli Ippoliti

Citta

Museo d`Arte Moderna dell'Alto mantovano

Luogo

Via Marconi, n. 126, Gazoldo degli Ippoliti MN

Indirizzo

18/10/2025 - 23/11/2025

Data inizio - fine

Descrizione

6° Simposio Internazionale di Arte Contemporanea

30 Articoli – Dichiarazione Universale dei Diritti Umani

A cura di Paola Artoni e Paolo Bertelli

18 ottobre - 23 novembre 2025
Inaugurazione sabato 18 ottobre alle ore 17.30 

In mostra le opere di Elisa Andessner, Peter Assmann, Max Della Mora, Elena Caterina Doria, Leonhard Neuhauser, Anna Schrems, Æno (Emanuela Serafino)

Reportage fotografico di Marina Tomasi 

Con il sostegno di ArteS e Pink Noise

In collaborazione con l’Associazione Postumia 

 

Nello scorso maggio, l’antico Palazzo Sarto in Grazie di Curtatone (Mantova) ha ospitato la sesta edizione dei “Simposi internazionali d’arte contemporanea” dedicata al tema dei 30 articoli della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. I protagonisti di questo viaggio tra Italia e Austria sono stati Elisa Andessner, Peter Assmann, Max Della Mora, Elena Caterina Doria, Leonard Neuhauser, Anna Schrems, Æno (Emanuela Serafino).Con loro l’ottava artista: la fotografa Marina Tomasi, autrice del reportage.

A distanza di qualche mese, le porte del MAM – Museo d’Arte Moderna di Gazoldo degli Ippoliti, che per volere della direttrice Paola Artoni ha dedicato le mostre del 2025 ai diritti umani e alle nuove generazioni, si aprono per accogliere le opere prodotte nel Simposio, come era già accaduto per l’edizione precedente dedicata all’utopia della Repubblica dell’Ossola. La mostra, realizzata in collaborazione all’Associazione Postumia, è sostenuta da ArteS e Pink Noise, a conferma del medesimo spirito di sostegno delle arti e di impegno civile. Per l’occasione è stato pubblicato un catalogo, impreziosito dal testo dello scrittore, sceneggiatore e regista austriaco Andreas Gruber, da sempre impegnato nel sociale.

Come scrivono i curatori Paola Artoni e Paolo Bertelli: “Riflettere oggi sui diritti umani richiede una particolare attenzione e la voce disturbante degli artisti diventa qualcosa di necessario. La loro inquietudine chiede pace e giustizia e i loro cuori battono all’unisono con i più fragili della terra”.

Alle pareti della Sala della Musica del MAM si raccolgono i messaggi potenti degli artisti. In particolare, Elisa Andessner, Anna Schrems e Æno, si sono dedicate ai diritti delle donne, nel surreale paradosso che più cresce l’uguaglianza e più aumenta la violenza contro di esse, al diritto alla vita e alla libertà di creare arte. Le immagini delle loro performance sono un potente richiamo alla fragilità e ai limiti imposti. I disegni di Peter Assmann sono una riflessione sul fatto che la Dichiarazione Universale del 1948 ha quasi ottant’anni, è figlia della pace dopo la fine della Seconda guerra mondiale, eppure non solo non è rispettata ma è continuamente messa in discussione. Solo l’unione ci salva. I frottage di Leonard Neuhauser sono dedicati alle inscrizioni lasciate dai pellegrini che hanno visitato nei secoli il santuario della Beata Vergine Maria delle Grazie e alle indicazioni di “proprietà privata” che si trovano nello stesso borgo e diventano una riflessione sull’isolamento e sulla comunità. Elena Caterina Doria ha disegnato su delle striscioline di carta, utilizzando trenta numeri dei biglietti di attesa dei supermercati, espressione di una quotidianità che considera questi degli oggetti consueti e di consumo. Lo stesso può avvenire per i diritti. Max Della Mora ha estrapolato dai mass media due immagini visivamente simili, l’una relativa all’arresto di un presunto terrorista e l’altra a una scorta armata dinnanzi a un “Ecce homo” di Tiziano per ricordare l’articolo 11 relativo al diritto a un giusto processo.

I curatori affidano ai visitatori della mostra un breve pensiero: “Sarebbe sufficiente l’articolo 1 per fare cessare ogni ingiustizia, violenza e guerra: “Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”. Lo dice una Dichiarazione scritta sulle macerie della Seconda guerra mondiale, con lo sguardo aperto a un futuro migliore. Lo ripetono gli artisti che nel Simposio sono diventati una piccola comunità internazionale”.


Apertura al pubblico a ingresso libero

martedì dalle 10.00 alle 16.30;
mercoledì dalle 9.00 alle 12.00,
giovedì dalle 15.00 alle 17.30;
venerdì dalle 9.00 alle 12.00;
sabato dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 17.30;
domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00.

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