Tipologia
Citta
Luogo
Indirizzo
Data inizio - fine
Orario
SitoWeb
MOSTRA “LA TRAVATA”
a cura di : Daniela Savini
25 settembre – 3 ottobre 2021
Luogo: Palazzo Consortile in Piazza Broletto n. 5, Mantova
Inaugurazione: sabato 25 settembre ore 17.30, presentazione di Giancarlo Ciaramelli
Orari: apertura tutti i giorni dalle 15.30 alle 20.00 con giovedì, sabato e domenica anche il mattino dalle 10.00 alle 12.30
SCARICA DEPLIANT INFORMATIVO
L’impianto idrovoro Travata (situato nel comune di Borgo Virgilio – Bagnolo san Vito) è un capolavoro del genio creativo umano dal punto di vista tecnologico, architettonico e per i suoi effetti sull’architettura del territorio e sull’aspetto paesaggistico. Venne realizzato nel 1929 dagli ingegneri Carlo Arrivabene e Pietro Ploner e la sua messa in funzione rese possibile la bonifica di zone depresse e malsane del territorio. Questi appezzamenti, un tempo abbandonati e insalubri, sono diventati fertili terreni coltivati e il costante lavoro degli impianti li preserva da dannosi allagamenti. È infatti testimonianza di una tradizione culturale da una parte e di una importante innovazione tecnologica i cui esiti, anche in termini di funzionalità, sono apprezzabili ancora in maniera importante in epoca contemporanea.
E proprio su questo capolavoro e bene pubblico, dopo l’archivio e la biblioteca, che si posa l’attenzione dell’artista Daniela Savini, “soprattutto sull’interno di questi ambienti, nel cuore di questi eleganti manufatti. Riserva, infatti, agli esterni una sola incisione che rappresenta il lato posteriore della Travata. Ritrae ciò che vedono solo gli addetti ai lavori, svela non solo pannelli, pompe idrauliche, turbine, ingranaggi, idrometri che operano al funzionamento dello stabilimento, ma anche i dettagli architettonici e ornamentali che i costruttori vollero includere nel progetto. Dimostra una vera e propria passione per queste macchine, una sorta di ritorno al futurismo che sostituisce il mito della velocità al mito della modernità, della funzionalità, dell’efficienza. Le macchine appaiono non meno vive e vitali dell’essere umano, appaiono come creature che esprimono la vitalità umana. La grande originalità del lavoro di Savini risiede anche nel fatto che nessun artista si è cimentato in incisioni con analogo tema. … La visuale è diversa, non convenzionale, il fattore umano è la componente fondamentale, è la sintesi di come l’uomo sia riuscito nel corso dei secoli a risolvere un problema di difesa idraulica per le piene del Mincio che attanagliava gli abitanti della zona. Così, vengono incise immagini della scala liberty, del telefono, dei motori realizzati dall’azienda legnaghese Franco Tosi, dell’idrometro, delle turbine dell’azienda Riva, degli attrezzi, tutto ciò che è contenuto in questi locali.” (G. Ciaramelli).
Per info: www.savinidaniela.it
[email protected]
+39 349 4562703
Facebook.com/artesavini
fonte: www.territoridelmincio.it